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Mattinata di festa e allegria, oggi in centro storico. Tenendo fede ad una tradizione sempre molto apprezzata, anche il 33.o Festival Internazionale del Folclore di Imola ha portato tutta la sua carica di danze, musica, colori e divertimento nel centro storico della città, suscitando l’interesse e la curiosità della gente, fra le bancarelle del mercato e il Municipio. Un’ora circa di spettacolo e divertimento lungo le strade e nella Galleria del centro cittadino, preceduti dalla Banda musicale Città di Imola, prima di approdare in municipio, che ha avuto per protagonisti i tre gruppi ospiti Benin: Troupe Les Supers Anges du Benin (Africa); Venezuela: Escuela Municipal de Danzas “Mariara” (America meridionale); Taiwan: Dance Company “Ouyang Huichen” (Asia orientale) insieme al gruppo imolese dei Canterini e Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi, che organizza il Festival e partecipa in veste di quarto gruppo. Ad accoglierli in Comune e porgere loro il saluto di benvenuto, con il tradizionale scambio di doni, è stato il sindaco di Imola, Marco Panieri.

Il Folclore è veicolo di solidarietà fraterna fra i popoli di tutto il mondo – Organizzata dal Gruppo imolese dei Canterini e Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi, in collaborazione con il Comune di Imola e l’UFI (Unione Folclorica Italiana) e patrocinata dalla Regione Emilia- Romagna e dal Nuovo Circondario Imolese, questa 33.a edizione del Festival Internazionale del Folclore di Imola vuole proseguire nel consolidamento delle finalità che hanno sempre caratterizzato la manifestazione. Attraverso spettacoli di elevata qualità artistica, di tradizioni popolari, creare un momento concreto di confronto, conoscenza, comprensione, tolleranza e valorizzazione delle diversità culturali. Il Festival intende il folclore come strumento di conoscenza, pace e amicizia fra la gente di origine e costumi diversi: un veicolo di solidarietà fraterna fra i popoli di tutto il mondo.

Il saluto del sindaco Marco Panieri: “a nome della Città di Imola e dell’Amministrazione Comunale, siamo molto felici di accogliervi nella nostra città anche quest’anno. È il secondo anno in cui possiamo tornare a vederci di persona e a guardarci negli occhi dopo gli anni di limitazione e, come sempre, questo è uno degli eventi più apprezzati, colorati e originali che l’imponente programma di eventi della nostra città propone ai cittadini. In questo caso non si tratta di un evento come gli altri, ma di un’occasione concreta di dialogo, di integrazione e di scambio tra realtà molto diverse tra di loro.
Il festival nasce dalla volontà di voler valorizzare le particolarità e l’importanza di numerose tradizioni che appartengono al passato delle realtà locali. Non si tratta solo di folclore, ma anche di valori, di identità e della trasmissione di essa fra generazioni. Tuttavia, con questo festival facciamo un passo ulteriore: perché nel quadro internazionale che stiamo vivendo, nel momento storico particolarmente teso e impegnativo che siamo chiamati ad affrontare, occasioni come queste possono essere momenti in cui rivendicare i valori che desideriamo per le nostre comunità e per il futuro: la pace, la libertà, la democrazia e la tutela di ogni diversità.
Per tutto questo, come ogni anno, ci tengo a ringraziare il Gruppo dei Canterini e dei Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi APS di Imola, che organizza questo festival ormai arrivato alla 33ª edizione e lo ringrazio perché, nonostante siano tanti anni che si svolge, l’impegno e la passione di ogni anno non sono mai scontata. Questo festival rappresenta anche una vetrina per le vostre attività e per la rappresentazione che fate di alto livello della nostra identità più profonda e sincera.
Oltre a loro, ovviamente ci tengo ad abbracciare ognuno di voi, giunto fino a qui. Il Dance Company “Ouyang Huichen”, proveniente da Taiwan, che diffonde la bellezza della danza tradizionale taiwanese e nel suo repertorio include anche danze tradizionali cinesi, danze delle minoranze etniche in Cina, e danze folkloristiche della Mongolia e del Tibet. Il Escuela Municipal de Danzas “Mariara”, proveniente dal Venezuela, che ci farà conoscere la cultura folkloristica del suo paese e in particolare delle origini con mescolanze di etnie davvero interessanti e che appassioneranno gli spettatori. Infine, la Troupe Les Supers Anges du Benin, proveniente dal Benin, che saranno fra i protagonisti con interessanti danze celebrative e rituali del culto voodoo.
La nostra speranza è che questi giorni vi diano l’occasione di poter raccontare la vostra identità e le vostre tradizioni, arricchendovi reciprocamente e dando anche alla Città la dimostrazione di un mondo ospitale, inclusivo e solidale. Lo farete anche in luoghi iconici molto importanti per la storia di Imola o in altri, come l’Autodromo di Imola, noti in tutto il mondo per il motorsport e i grandi eventi. Il folclore è uno strumento di pace e di amicizia. Un veicolo di solidarietà tra i popoli e sono certo che anche quest’anno, questo scambio, darà i suoi frutti e lascerà molte tracce su cui continuare a costruire anche nei prossimi anni e ci confermerà la certezza di quanto la parola diversità offra numerose opportunità e possa rappresentare un valore per costruire un futuro migliore.

Il saluto del presidente del Gruppo Canterini e Danzerini Romagnoli Riccardo Franzoni: “cari amici dei gruppi provenienti dal Benin, Taiwan e Venezuela, ho il piacere di darvi un caloroso benvenuto a Imola, la stella del Santerno (il fiume che costeggia la città). Benvenuti in questo luogo, la casa di ogni imolese, la sala del consiglio comunale all’interno del municipio. Vi ringrazio per aver accettato il nostro invito a partecipare alla 33.a edizione del Festival Internazionale del Folklore di Imola.

Imola, è una piccola città operosa con un grande cuore solidale e curioso, aperto al mondo da sempre. Non è una città molto grande (70.000 abitanti), ma sono tantissimi gli eventi culturali, professionali e sportivi di livello internazionale, che si svolgono qui ogni anno.

Siamo molto orgogliosi che tra questi ci sia anche il Festival Internazionale del Folclore, che in 33 anni ha ospitato più di 100 gruppi folkloristici provenienti da tutti e cinque i continenti, portando il mondo a Imola e Imola nel mondo, è uno degli appuntamenti più apprezzati durante l’anno e questo è comprovato anche dal fatto che la manifestazione fin dalla prima edizione abbia sempre ricevuto, oltre al sostegno del Comune di Imola, il patrocinio della nostra Regione l’Emilia-Romagna. Anche quest’anno è una grande emozione poter celebrare il Festival, vedere le edizioni susseguirsi con continuità è qualcosa di veramente straordinario, per il nostro gruppo e tutta la comunità. Con questa 33ª edizione il nostro gruppo è sicuro di confermare nuovamente la qualità, il valore ed il prestigio della rassegna. Questo è stato possibile anche grazie a voi gruppi ospiti, tutti di altissimo livello e tutti provenienti da fuori l’Europa. Avete avuto il piacere di accettare il nostro invito e venire ad esibirvi a Imola, a dimostrazione del fatto che il Festival di Imola è considerato uno dei più apprezzati a livello nazionale e internazionale.

Il mondo del folklore porta con sé valori fondamentali e i festival ne sono la massima espressione, per questo da 33 anni abbiamo sempre avuto una particolare attenzione al fatto che i gruppi e gli imolesi, e i vari cittadini dei comuni inseriti in calendario, potessero entrare in contatto per una reale esperienza di scambio, senza barriere. Questo può avvenire solo in momenti come la sfilata appena conclusa in mezzo alla gente o le visite, che faremo domani mattina, nelle case residenza anziani Venturini e Baroncini, appuntamento al quale siamo particolarmente affezionati con il quale porteremo il festival anche da coloro che non possono venire a vedere lo spettacolo. Questo perché se c'è una cosa che il gruppo di Imola e il folklore mi hanno insegnato è che nessuno deve essere lasciato indietro!

In conclusione vorrei ringraziare il nostro Direttore Artistico e Presidente Onorario Marco Mingotti per l'instancabile lavoro che porta avanti da 33 anni per portare a Imola i gruppi migliori del mondo. Vorrei ringraziare i componenti della nostra associazione, tutti volontari, che ogni anno donano il proprio tempo e capacità per la realizzazione della manifestazione con grande passione e sacrificio. L’amministrazione comunale imolese per essere al nostro fianco, dimostrando nel suo operato di credere nella collaborazione e sinergia tra le istituzioni e le varie realtà locali. Ringrazio le amministrazioni comunali di Fontanelice, Massa Lombarda e Riolo Terme per ospitare nelle loro piazze il Festival anche quest' anno.

Ancora un grazie a tutti gli enti e gli sponsor che con il loro supporto, ci permettono ogni anno di organizzare il festival rinnovando la fiducia nei nostri confronti ed apprezzando il valore umano e comunitario del Festival.

Vorrei concludere condividendo con voi una riflessione. Anche se siamo nel 2024 il razzismo e la discriminazione sono piaghe che segnano ancora le nostre società. Il primo modo per contrastarle è la conoscenza e il folklore ha un importante carattere formativo. Per questo siamo felici di portare il festival e lo spettacolo di questa sera all’interno del complesso scolastico di Sante Zennaro cercando così, con arte e amore di contrastare tutto questo perché, come dice Marco Aime (antropologo italiano): "Impariamo a guardare le differenze e ad accettare che il mondo è come un prato dove ci sono moltissimi fiori, ma ognuno è diverso dall’altro e sono tutti belli. E il prato è più bello se ci sono molti colori. Buon festival a tutti!”

Il saluto del direttore artistico del Festival Marco Mingotti: “buongiorno a Lei sig. Sindaco e/o Assessore e a tutti voi qui presenti. Per la sua 33ª edizione, realizzata con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Nuovo Circondario Imolese, in collaborazione con la Città di Imola e l’Unione Folclorica Italiana, il gruppo Canterini e Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi di Imola ha riunito attorno a sé più di 60 artisti per presentare spettacoli di tradizioni popolari e illustrare la ricchezza delle culture umane esistenti nel mondo.

Porgo un caloroso benvenuto a questi giovani ragazzi promotori di amicizia e fratellanza dicendo loro che siamo lieti di ospitarli nella nostra città e nella terra di Romagna perché ci danno l’opportunità di conoscere e incontrare culture diverse in una specie di “giro del mondo” riportandoci ad una tematica importante quanto attuale: l’affermazione della diversità come valore universale.

Va proprio in questa auspicata direzione l’obiettivo del festival che quest’anno pone al centro del progetto il dialogo interculturale: un connubio tra cultura, arte spettacolo e divertimento. Infatti i gruppi di 3 continenti diversi ci presenteranno canti, danze e maschere del Bénin, l'energia delle danze e l’emozionante musica andina del Venezuela ed infine la bellezza e l’eleganza delle danze tradizionali di Taiwan.

Il festival quindi, diventato col passare degli anni una meravigliosa realtà, vuole coinvolgere sempre più attivamente la cittadinanza e richiamare l’attenzione alla pacifica convivenza e al rispetto delle singole culture, permettendo a un gran numero di spettatori del nostro territorio di conoscere da vicino il folclore e i suoi valori condivisi e presenti nelle creazioni popolari di tutto il mondo.

Certamente ciò non è facile da realizzare in un mondo moderno, dove la globalizzazione ha reso il genere umano indifferente ai valori che ci riportano alle nostre radici e l’omologazione culturale rischia di impoverirci tutti. Il nostro desiderio è di dialogare con altri popoli, conoscere le loro culture e continuare a crescere in un mondo eterogeneo e multiculturale in cui nessuno debba perdere la propria identità.

Voglio ringraziare l’Amministrazione della Città di Imola, gli enti pubblici e gli sponsor privati che sostengono economicamente questa manifestazione ed è doveroso da parte mia rendere onore al gruppo folcloristico imolese che per più di trent’anni ha portato avanti questo evento di interesse storico-culturale e assai coinvolgente, superando ostacoli di ogni genere per arrivare al grande risultato di oggi. Un caloroso abbraccio a tutti i gruppi folkloristici presenti, grazie per avere accettato il nostro invito, per dare sostegno e prestigio alla nostra rassegna folclorica e per aver scelto di condividere con noi queste giornate di festa e di amicizia. Buon Festival del Folclore a tutti”.

Gli appuntamenti in programma – La rassegna è cominciata il 26 luglio scorso, a Fontanelice, mentre questa sera e domani sera il Festival si svolgerà a Imola: stasera nell’area verde del complesso Sante Zennaro, aperto a tutti e domani sera nel Teatro comunale “Ebe Stignani” (questo appuntamento è ad invito, riservato allo sponsor Banca di Imola), per proseguire poi lunedì 29 luglio a Massa Lombarda, alle ore 21, in piazza Matteotti e concludersi martedì 30 luglio a Riolo Terme, alle ore 21, in piazza Mazzanti. Gli spettacoli sono sempre ad ingresso gratuito.

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Ultimo aggiornamento: 04-09-2024, 17:21