Popolazione

A novembre 2022 la popolazione imolese è di 69.592 persone, con una densità media di 339,5 abitanti per kmq. Dal 1971 ad oggi, il dato generale ha visto una tendenza di crescita assoluta del 21,6%, ad eccezione del calo subìto nel 2020 (-1,04% rispetto al 2019), che è la metà della variazione totale della popolazione del Nuovo Circondario. Nell’ultimo anno Imola ha visto la propria popolazione diminuire dello 0,4%. Tuttavia, il trend di crescita as- soluta è superiore alla variazione del totale degli altri comuni del Nuovo Circondario Imolese e superiore al calo dello 0,9% vissuto dall’Italia negli ultimi 10 anni.

Più specificamente, tra il 2022 e il 2021, sia la popolazione con meno di 15 anni di età, sia la popolazione tra i 35 e i 54 anni è calata dell’1,6%, sinonimo di una tendenza generale di ‘invecchiamento’ e denatalità, che sono comunque inferiori rispetto al calo su base nazio- nale. In termini generali, la popolazione tra i 35 e i 54 anni permane comunque la fetta più numerosa della cittadinanza – ricoprendo il 27,7% del totale – e seguita dai 65-79enni (16,1%). Va sottolineato in maniera rilevante che gli under34 rappresentano oltre un terzo della popolazione generale (32,4%) in linea con le percentuali nazionali.

Nell’ambito della popolazione, viene rilevata la presenza di cittadini stranieri: a Imola ogni 100 abitanti l’11% è straniero. Ripartendo poi il dato per classe di età, è possibile notare che i cittadini di età inferiore ai 55 anni rappresentano oltre il 73% degli stranieri presenti; e all’interno di queste fasce di età, quella compresa tra i 25 e i 34 anni è quella maggioritaria (oltre il 19%).

La quota maggioritaria di stranieri presenti proviene dall’Europa (62,1%), seguita da Africa (26,6%) e Asia (8,5%); mentre nello specifico, il 30,3% degli stranieri è di origine rumena (2211 unità), il 14,6% è di origine marocchina (1066 unità) e il 14,2% albanese (1036 unità). Al quarto posto si collocano i cittadini ucraini con il 5,8% (424 unità) anche grazie alle ope- razioni di accoglienza messe in atto a Imola in seguito all’invasione russa subìta dall’Ucraina. È possibile altresì rilevare che la percentuale di popolazione straniera femminile a Imola rap- presenta il 55% rispetto al 51% nazionale. In questo senso, le iscrizioni dall’estero sul totale delle iscrizioni, a Imola risultano del 19% (superiori a quelle della media italiana e del NCI).

A Imola la quota generale di popolazione femminile rappresenta la maggioranza con il 51,7% del totale, rispetto al 48,3% della popolazione maschile.

Per quanto concerne il saldo della popolazione, si assiste ad un saldo naturale negativo dello 0,5% (-331 persone), e a un saldo migratorio positivo dello 0,6% (+639 persone). Nell’ambito del saldo della popolazione può essere utile evidenziare l’impatto pandemico sui decessi: la variazione dei decessi negli anni 2020-2021 è del 12,4% superiore rispetto alla media degli anni 2015-2019, con 99 decessi in media in più (di poco inferiore al 12,7% dell’Italia, e di un punto percentuale inferiore al NCI).

Per quanto riguarda invece la dimensione media dei nuclei famigliari, Imola vede il numero di componenti medio di 2,22 persone, relativamente in linea con i 2,26 del NCI e i 2,27 dell’Italia.

Istruzione

Osservando i dati circa il livello di istruzione della popolazione maggiore di 9 anni è possibile osservare che il 56,6% ha un livello di istruzione superiore al diploma secondario superiore: nello specifico il 39,3% ha un diploma secondario superiore, il 4,5% un diploma universitario di primo livello, e il 12,8% un diploma universitario di secondo livello; tutti indici che si col- locano superiormente rispetto alle percentuali nazionali e circondariali. Parimenti le percen- tuali di persone con licenza media, licenza primaria e prive di titolo sono tutte inferiori sia alle percentuali del Nuovo Circondario sia alle percentuali italiane. Specificamente, l’Educa- tion Index – che varia da 200 a 1000 – vede la popolazione imolese totale collocarsi a 619, rispetto al 601 italiano e al 592 circondariale.

Questi livelli percentuali di istruzione sono raffrontabili in base alla cittadinanza. Da un lato le percentuali di laureati e diplomati stranieri sono leggermente inferiori rispetto ai cittadini italiani: gli stranieri privi di titolo di studio sono il 6,6% rispetto al 3,4% degli italiani, quelli con diploma primario sono il 9,5% rispetto al 15% italiano, mentre quelli con licenza media sono il 31% contro il 24,6% italiano. Dall’altro lato è vero che i cittadini stranieri con titoli di studio superiori al diploma secondario sono in percentuali maggiori rispetto ai livelli nazio- nali e del Circondario.

Ugualmente, la popolazione femminile con istruzione universitaria è superiore alla popola- zione maschile sia per quanto riguarda la quota di cittadinanza italiana sia per quanto riguarda la quota di cittadinanza straniera, ed è superiore sia ai livelli circondariali, sia ai livelli nazionali.

Spostamenti

Il 41,7% della popolazione si sposta all’interno del comune di Imola per motivi sia di studio (14,7%) sia di lavoro (27%). Il 17,1% si sposta fuori dal comune per motivi sia di studio (2,5%) sia di lavoro (14,6%). Contestualmente si può rilevare il dato relativo alla proprietà di auto- vetture, ovvero 66,6 ogni 100 abitanti (NCI 67,3, Italia 67,2). Contestualmente, si rileva che la quota di incidenti ogni 1000 veicoli e di 5,2 rispetto ai 3 del NCI e ai 3,8 italiani.

Contribuenti, redditi e distribuzione della ricchezza

I contribuenti del Comune di Imola con età maggiore di 14 anni, ossia con reddito maggiore di zero, sono l’87,2% della popolazione (rispetto all’86,8% del NCI e al 77,8% dell’Italia), e presentano un reddito medio per contribuente pari a 24.202€, cresciuto nel 2020 dello 0,1% rispetto al 2019. Di converso, la variazione totale dell’ammontare dei redditi 2020-2019 è scesa dell’1,5%, comunque meno rispetto al -2,2% del NCI e dell’Italia.

Con l’Indice di Gini si calcola la distribuzione del reddito: se l’indice è 0 la distribuzione è uniforme, se l’indice è 1 la concentrazione è massima, ossia più il valore è vicino a zero e più il reddito è distribuito equamente. Imola presenta un Indice di Gini di 0,371, il NCI di 0,359 e l’Italia di 0,434. In questo contesto si può sottolineare come in Imola i contribuenti con redditi da 0 a 15.000€ sono il 31,3% (meno rispetto al 43% nazionale e al 32,8% circondariale) e quelli con redditi maggiori di 75.000€ sono il 2,5% (esattamente uguale al dato nazionale e superiore al 2,1% del NCI).

Osservando le tipologie di reddito, si nota come lavoro dipendente, pensioni, lavoro auto- nomo, imprenditoria, ma anche reddito imponibile, siano in grado di fornire un reddito me- diamente superiore sia ai livelli del NCI sia al livello nazionale: in particolare risulta che il reddito da lavoro autonomo (57.584€), il reddito da imprenditore in contabilità ordinaria (39.385€), il reddito da lavoro dipendente (22.647€) e il reddito da pensione (20.794€) sono le tipologie che sono quanto più superiori ai livelli medi italiani e del Nuovo Circondario. Viceversa, unicamente il reddito da fabbricati (1203€) si colloca inferiormente alla media nazionale (1315€).

Relativamente al settore del welfare, a Imola la spesa sociale per abitante è di 285€, rispetto ai 234,9€ del NCI e ai 158,2€ dell’Italia nel complesso. Ulteriormente, ogni 100.000€ di valore aggiunto, a Imola vengono spesi 885,8€ in spesa sociale. Più nello specifico, dei 19,8 milioni di euro di spesa sociale totale, il 43% è rivolto a famiglie e minori (8,4 milioni), il 30% agli anziani (5,9 milioni), il 19% alle persone con disabilità (3,8 milioni) e la restante quota è ri- partita tra sostegno alla povertà, immigrati e rom, e multiutenza. Nel complesso il 43% della spesa è rivolto alle strutture, il 29% a interventi e servizi, e il 28% a trasferimenti e contributi. Si nota che rispetto alle quote nazionali, Imola spende di più per famiglie e anziani, ma meno per le persone con disabilità. Mentre rispetto alle quote del NCI, Imola spende meno per famiglie e anziani, ma di più per il supporto alle disabilità. Da ultimo, limitatamente alla per- cezione di sussidi di cittadinanza, in Imola i percettori di reddito o pensione di cittadinanza sono l’1,8% della popolazione, rispetto all’1,4% del NCI e al 4,9% dell’Italia nel complesso: il reddito di cittadinanza medio è di 235€, rispetto ai 172€ del NCI e agli 881€ dell’Italia.

Per quanto concerne il settore bancario nel Comune di Imola, confrontando il 2021 con il 2020 la situazione risultava piuttosto florida: il numero di 43 sportelli bancari presenti era rimasto invariato; l’ammontare dei depositi era cresciuto del 12,6% rispetto al 2020 raggiun- gendo la quota di 2,32 miliardi di euro (a conferma dei report nazionali secondo cui gli ita- liani hanno messo da parte ingenti quantità di ricchezza durante la pandemia); contestual- mente anche la quota impiegata è aumentata del 23% raggiungendo 2,67 miliardi di euro. In questo senso le variazioni sono superiori ai livelli del circondario (sportelli -2,9%, impieghi -0,5%, depositi +6,5%) e dell’Italia nel suo insieme (sportelli -7,8%, impieghi +0,4%, depositi +0,6%). Mediamente, la quota di impieghi per abitante a Imola è di 38.378€ e la quota di depositi è di 33.268€, il numero medio di abitanti servito da uno sportello è 1618 (rispetto ai 1790 del NCI e ai 2543 dell’Italia), e il numero di sportelli ogni 10 kmq è 2,1 (rispetto agli 0,6 del NCI e gli 0,7 dell’Italia).

Infine, per quanto riguarda l’accessibilità alla connettività di rete, il territorio del Comune di Imola nel 2020 presentava una situazione migliore rispetto al circondario e rispetto all’Italia sia per la diffusione tra i nuclei famigliari della banda larga e ultra-larga ripartita per velocità teorica della rete, sia per la velocità massima media dei download (Imola 192 mbps, NCI 54 mbps, Italia 37 mbps). In questo senso Imola si colloca in una zona dell’Italia ingentemente prospera e interconnessa ai più moderni sistemi di reti ICT.


Raccolta differenziata e consumo di suolo

Per quanto riguarda i rifiuti, sebbene i kg per abitante siano superiori alla media italiana (547kg vs. 424kg), si rileva che negli ultimi dieci anni la percentuale di raccolta differenziata è cresciuta considerevolmente, passando dal 51% del 2012 al 77% del 2020 – in linea con la percentuale del NCI e della Regione nel suo complesso. E soprattutto, analizzando il detta- glio della differenziata, si nota che diverse tipologie di rifiuti vengono differenziate con una percentuale maggiore rispetto alla media italiana (carta, legno, tessili, verde), per quanto in riferimento ad altre tipologie la cittadinanza imolese abbia ancora margini di miglioramento (plastica, vetro, metalli).

Nel contesto del settore ambiente e sostenibilità, si rileva che gli ettari di suolo consumati nel 2021 erano dello 0,5% superiori rispetto al 2020, e del 6,7% superiori rispetto al 2006; in ogni caso sopra la media italiana.

Condizioni lavorative e impieghi

Osservando la condizione lavorativa della popolazione con almeno 15 anni di età, si nota che – piuttosto in linea con le percentuali del NCI – Imola dispone di una forza lavoro mag- giore rispetto all’Italia. Parimenti, gli occupati nel 2019 erano il 51,9% rispetto al 45,6% na- zionale; così come se da un lato a Imola vi è una percentuale maggiore di pensionati, le persone in cerca di lavoro sono drasticamente inferiori (4,4% contro il 6,9% italiano). Allo stesso modo, disponendo di percentuali di studenti in linea con le percentuali circondariali

e nazionali, nel il tasso di disoccupazione a Imola era quasi dimezzato rispetto al livello na- zionale (7,8% rispetto al 13,1%), presentando tassi di disoccupazione sia maschile (6,5%) sia femminile (9,3%) molto inferiori al dettaglio nazionale (11,6% e 15,1%).

Tassi di disoccupazione inferiori all’Italia riguardano la popolazione italiana, ma anche la popolazione straniera, seppur con differenze minori.

fonte dati: Pablo Unioncamere Emilia Romagna