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Si è svolta questa mattina, nel parco pubblico “Vittime dell’11 Settembre” (Via Zambianchi), la cerimonia di commemorazione delle vittime dell’attentato alle Torri Gemelle, a New York, dell’11 settembre del 2001. Sono intervenuti il sindaco Marco Panieri, don Andrea Querzè, vicario generale della Diocesi di Imola e Tajiri Abdelghani, vice presidente della Casa della Cultura Islamica di Imola. Erano presenti, fra gli altri, anche i rappresentanti delle Forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco, delle associazioni d’arma, dell’Anpi e dell’Avis.

“A distanza di 22 anni ricordiamo nitidamente lo sgomento e la preoccupazione per quello che stava succedendo. Da quel giorno il mondo è cambiato. Ancora oggi lo ricordiamo per le vittime, le loro famiglie, i feriti, i soccorritori. Mai la religione, la nazionalità o l'etnia possono divenire motivo di violenza, odio o divisione” ha sottolineato il sindaco Marco Panieri.
Concetti ripresi anche da Tajiri Abdelghani e da don Andrea Querzè. “Solo attraverso la pace e la comprensione reciproca possiamo assicurare un futuro migliore per tutti” ha detto fra l’altro Tajiri Abdelghani, mentre don Andrea Querzè ha ricordato: “la violenza non è la misura di noi umani: la nostra misura è rappresentata dall’amore reciproco, dal dialogo, dalla pace”.

La deposizione di una corona alla lapide che ricorda le vittime dell’attentato è stata accompagnata dall’esecuzione de “Il silenzio”, da parte del trombettista Celio Regoli.

Il sindaco Panieri ha poi espresso solidarietà al popolo del Marocco, e alla comunità presente nel nostro territorio, così duramente colpito dal terremoto dei giorni scorsi e ha rivolto un ringraziamento alle Forze dell’ordine e ai Vigili del fuoco, sempre presenti per garantire sicurezza e tutela della popolazione.

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Ultimo aggiornamento: 20-09-2023, 09:03