Cos'è
Il Battaglione ''S. A.P. Montano nella lotta ai nazifascisti"
Quando gli sviluppi della guerra di liberazione suggerirono la necessità di affrontare la nuova situazione derivata dalla liberazione di Roma - 4 giugno 1944 - e dalle forze tedesche in niirata, il Comando Unico Emilia Romagna, in accordo col Comando partigiano del C.L.N. di Imola, convenne sull'opportunità di costituire una unità partigiana omogenea di media entità nelle colline alla sinistra le località di Torano, Montecatone, Monte della Valle, Casalfiumanese: e sulle colline della destra, le località di Ghiandolino, Goccianello, Bergullo, Pediano, Toranello, Codrignano, Montemeldola. Alcune di queste fanno parte del Comune di Riolo Bagni. La nuova unità venne denominata "Battaglione SAP Montano" e in base agli indinza e agli obiettivi del movimento partigiano imolese, doveva essere unità avanzata di collegamento con la 368 Brigata "Bianconcini" con la funzione specifica, nell'ipotesi di una ritirata dei tedeschi, di operare assieme a reparti di detta brigata ed altre
SAP e GAP per la liberazione della città di Imola.
Così caddero Rino e Petit
Sulla strada Imola-Codngnano, presso Cà Bella Rosa Rino, Petit e Giuliano attaccarono un carro tedesco: un soldato rimase ucciso e il carico fu abbandonato nelle mani dei partigiani. Stavano portando le vettovaglie e le munizioni verso le nostre basi quando amvarono una quarantina di tedeschi con due autoblindi che ci videro e ci diedero la caccia. Noi ci programmammo a riceverli sotto Monte Tomba ma vedendo che le autoblinde non riuscivano a salire la strada fangosa i tedeschi desistettero dall'ingaggiare il combattimento. La notte decidemmo di lasciare la zona e Rino e Petit restarono a Cà Genasia, giunse poi la notizia portata da Aldo che, Rino e Petit
erano morti. Restammo come impietrit, Rino e Petit attaccati dai tedeschi a Cà Genasia non erano riusciti a sgangiarsi ed erano caduti con le armi in pugno. Non avevano accettato la resa. Tutto, nelle cascine semibruciate, diceva della durezza della lotta combattuta. Non un centimetro di muro era stato risparmiato dal fuoco, dalle schegge delle bombe a mano ed alle pallottole dei mitra. I due partigiani si erano difesi sparando dalle feritoie e le lunghe raffiche del "parabello" per avere il quale Rino aveva sfidato la brigata nera e gendarmerie
tedesche in un lungo viaggio nella bassa imolese, i colpi del moschetto avevano inchiodato gli assalitori per lungo tempo dietro ai pagliai e al nparn naturali. Rino e Petit avevano resistito fino all'ultimo respiro, la posizione dei corpi lo testimoniava e ciò che restava è ciò che era rimasto, ciò che il fuoco aveva risparmiato di loro stava ad indicare con quanta fede si possa servire la causa.
Parteciperanno
A chi è rivolto
tutti i cittadini
Tipo evento
Eventi sociali » Raduno di comunità » Commemorazione
Luogo
Date e orari
Costi
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Contatti
Organizzatore
Ultimo aggiornamento: 01-10-2024, 11:59