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Dal 28 ottobre 2023 al 18 febbraio 2024 Imola dedicherà ampio spazio al celebre duo artistico, con un evento espositivo che coinvolgerà tutti e tre i musei pubblici imolesi: Palazzo Tozzoni, Museo San Domenico e Rocca Sforzesca.

Bertozzi&Casoni hanno rivoluzionato il ruolo della ceramica nell’arte contemporanea. Con le loro stupefacenti creazioni si sono imposti come dei veri e propri Rule Breakers, degli scardinatori di regole e di tradizioni. Senza mai tradire il loro approccio fieramente “artigianale”, si sono buttati alle spalle tanti preconcetti e tanti limiti autoimposti della ceramica artistica, ponendole nuovi obiettivi e facendola uscire dagli steccati di una disciplina un po’ marginale per condurla fin nei piani alti della grande arte che conta.

"Con questa mostra – evidenzia l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi - la città che da più di quarant’anni è la sede delle loro creazioni vuole dedicare a Bertozzi&Casoni un importante e doveroso tributo, facendo dei propri musei civici il teatro di un evento espositivo diffuso che ne celebra il genio artistico e ne racconta, quasi in qualità di testimone, il percorso che li ha portati a crescere e affermarsi. Sono artisti di talento, dotati di grande virtuosismo tecnico, che hanno vissuto la ceramica come territorio di ricerca e sperimentazione, senza confini. Stefano, recentemente scomparso, artista cui la città è particolarmente legata, continua a vivere in quell'"impossibile" che si è fatto reale e continua a farsi reale nella produzione artistica del sodalizio Bertozzi&Casoni. Dalla data dell'inizio della mostra riapre anche al pubblico il Museo del San Domenico".
“Bertozzi&Casoni – commenta il curatore, Diego Galizzi – si sono imposti nel panorama dell’arte contemporanea come dei veri rule breakers, capaci di scardinare regole e preconcetti, e di rivoluzionare il modo stesso di intendere la ceramica artistica. Una visione, la loro, di enorme attualità e importanza, che attraverso la meraviglia mette in discussione le nostre categorie mentali e ci interroga continuamente”.

Il cuore del progetto espositivo – che si sviluppa in tre distinte sezioni ognuna in uno dei musei imolesi – si svolge nei sontuosi saloni di Palazzo Tozzoni (“Tranche de vie”), dimora nobiliare che sin dagli anni settanta è entrata a par parte, completa di tutti gli arredi, del patrimonio pubblico della città e che oggi è una interessantissima casa-museo aperta al pubblico.
Qui le opere di Bertozzi&Casoni dialogano con gli ambienti e le suppellettili originali del palazzo, in un percorso di evocazione e riattualizzazione della vita quotidiana dei conti Tozzoni attraverso le spiazzanti trovate creative del duo artistico.
La propensione allo stupore, l’innato senso di ironia e il linguaggio orientato a una mimesis spericolata e accattivante trovano in questo splendido scenario un’occasione unica per slanciarsi in un mirabile gioco di scambio tra realtà e finzione.

“In nuce” è invece il titolo della sezione allestita nel quadriportico del Museo San Domenico, che contrariamente a quella di Palazzo Tozzoni è un percorso tutto improntato alla narrazione.
Una mostra inedita, che per la prima volta vuole raccontare – in un certo senso – Bertozzi&Casoni prima di Bertozzi&Casoni, prima cioè che la messa a punto di quel linguaggio così originale e di rottura che oggi caratterizza inequivocabilmente il duo imolese facesse erompere la loro proposta artistica in qualcosa di più ampio e universalmente riconosciuto.
Ricca di una sessantina di pezzi, la mostra mette in luce le ricerche e le fasi espressive degli artisti a partire dai primi anni Ottanta fino all’incirca alla metà degli anni Novanta. Punto d’approdo della mostra è la svolta degli anni 1997-98, a cui Bertozzi&Casoni giungono con opere che si fanno via via più monumentali e aperte a materiali nuovi e a lavorazioni più complesse.
Lavoro emblematico di questo passaggio a una nuova fase è “Scegli il paradiso” (1997), opera piena di significati simbolici; collocata nelle collezioni permanenti del museo al piano superiore, la monumentale Madonna col tosaerba nel giardino del Paradiso si offre ai visitatori come chiusura ideale della mostra e anticipazione di una nuova avventura creativa.

Se la sezione della mostra allestita a Palazzo Tozzoni rappresenta il cuore del progetto espositivo, l’istallazione alla Rocca Sforzesca “La morte dell’eros” assume senza dubbio il valore di un punto culminante dal punto di vista visivo e emotivo.

Sotto la secolare volta in mattoni della torre sud-est della rocca, immerso in un’atmosfera spoglia e austera, si consuma il suicidio di Eros, raffigurato dagli artisti in forma di fauno, emblema della pulsione erotica.
“La morte dell’eros” rappresenta uno dei progetti più lunghi e travagliati di Bertozzi&Casoni. Concepita già nel 2000, l’opera ha rappresentato per anni una vera sfida inventiva e tecnica per gli artisti, cui si è speso soprattutto Stefano Dal Monte Casoni, recentemente scomparso. Il compimento dell’impresa ora, a pochi mesi dalla perdita di una delle due anime della “ditta del bersaglio”, è un significativo segnale di quanto tra i due artisti si sia portata a compimento una sorta di osmosi creativa, grazie alla quale, ancora, tutto è possibile.


La mostra in breve

Bertozzi&Casoni. Tranche de vie
Imola (BO), 28 ottobre 2023 – 18 febbraio 2024
a cura di Diego Galizzi
Progetto espositivo diffuso nei tre musei pubblici imolesi
Sezione #1: “Tranche de vie” (Palazzo Tozzoni)
Sezione #2: “In nuce” (Museo San Domenico)
Sezione #3: “La morte dell’eros” (Rocca Sforzesca)

Bertozzi&Casoni nel loro studio artistico

Organizzazione: Città di Imola / Imola Musei
Partner principale: Cooperativa Ceramica di Imola
Patrocini: Regione Emilia-Romagna; EPCF - European Parliament Ceramics Forum
Con il contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Imola
Con il supporto di: Con.Ami; Confartigianato Bologna Metropolitana; Hera S.p.A.
Media partner: Finestre sull’Arte

Per informazioni:
Imola Musei
0542 602609
musei@comune.imola.bo.it
www.imolamusei.it

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Ultimo aggiornamento: 20-09-2023, 09:03