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A breve diventeranno 13 complessivamente i percettori del reddito di cittadinanza che svolgono attività nelle biblioteche e nei musei imolesi. La giunta ha infatti approvato l’ampliamento dei posti disponibili nel Servizio Musei e Attività Espositive accogliendo ulteriori due beneficiari di reddito di cittadinanza, che sono stati selezionati a seguito di specifici colloqui utili a valutare le competenze personali, la propensione a svolgere attività ausiliare nei servizi culturali e la disponibilità in termini di orari e giornate di presenza. Nel Servizio Musei e Attività Espositive i percettori del reddito di cittadinanza presenti passeranno quindi in totale dagli attuali 8 a 10. A questi si aggiungono i 3 percettori del reddito di cittadinanza attivi nel Servizio Biblioteche e archivi. La decisione di aumentare il numero nasce dalla valutazione positiva espressa dal Servizio Musei e Attività Espositive riguardo al primo periodo di sperimentazione che ha permesso l’impiego di volontari nello svolgimento di attività di supporto ai servizi di accoglienza dei visitatori, di sorveglianza e di orientamento al pubblico.

I progetti utili alla collettività (PUC)

 Nell'ambito del Patto per il lavoro e per l'inclusione sociale, i beneficiari del reddito di cittadinanza sono impiegati in progetti utili alla collettività (meglio noti come PUC) che, per il Comune di Imola, sono stati elaborati dal Servizio biblioteche e archivi e dal Servizio Musei e Attività Espositive del Comune di Imola.

Ricordiamo che il principio cardine dei PUC è che le attività previste nell’ambito dei progetti non sono in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo. In particolare, i percettori di Reddito di Cittadinanza non possono svolgere attività in sostituzione di personale dipendente dall’ente pubblico proponente o dall’ente gestore nel caso di esternalizzazione di servizi o dal soggetto del privato sociale; non possono altresì ricoprire ruoli o posizioni nell’organizzazione del soggetto proponente il progetto e non possono sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie e altri istituti, né possono essere utilizzati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro. I beneficiari di Reddito di Cittadinanza devono mettere a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività e comunque non inferiore a otto ore settimanali, aumentabili fino ad un numero massimo di sedici ore complessive settimanali. In particolare, nel progetto della Biblioteca è indicato un impegno di 9 ore settimanali e in quello dei musei 12 ore settimanali, concentrate soprattutto nei fine settimana.

Il progetto “Biblioteche accoglienti”

Si chiama “Biblioteche accoglienti” il progetto gestito dal Servizio biblioteche, in cui sono attualmente impiegati 3 percettori del reddito di cittadinanza: un uomo e due donne. Le attività previste nel progetto prevedono di presidiare gli spazi e le sale della Biblioteca comunale e della sua sezione per ragazzi Casa Piani, di accogliere le persone in visita alle mostre e di sorvegliarne l'accesso. Questa attività di presidiare l'accoglienza del pubblico si è resa inoltre particolarmente utile in questa fase di emergenza sanitaria e va a beneficio di tutti i fruitori della biblioteca, perché contribuisce a mantenere l'attenzione sull'osservanza delle regole minimali di tutela dell'altro e di contenimento della diffusione del virus. I tre cittadini imolesi coinvolti attualmente nel progetto delle Biblioteche, oltre a contribuire validamente al fine preposto, stanno apprezzando un servizio che non conoscevano e restituiscono feed back positivi di tutto ciò che stanno "imparando" svolgendo la propria attività e sicuramente diventeranno a loro volta utenti del servizio.

 Il progetto “Musei beni comuni”

Nel Servizio Musei e Attività Espositive attualmente sono impegnati 8 percettori di reddito di cittadinanza, cinque uomini e tre donne, a cui presto se ne aggiungeranno 2, nell'ambito del progetto “Musei beni comuni”.  Le persone individuate nel progetto svolgono principalmente attività di supporto ai servizi di accoglienza dei visitatori, di sorveglianza e di orientamento al pubblico, inoltre contribuiscono a vigilare affinché i comportamenti dei visitatori siano conformi alle norme di comportamento all’interno dei musei, con particolare riferimento alle normative di contenimento anti-Covid19. In alcuni casi svolgono anche attività di supporto alle relazioni con il pubblico, come l'acquisizione delle prenotazioni e la distribuzione di materiali informativi. L'attivazione di questo progetto PUC nei musei si sta rivelando prezioso poiché con la loro presenza e la loro disponibilità le persone coinvolte stanno offrendo un presidio “umano” nelle stanze museali in grado fare sentire le persone accolte e assistite in ogni momento della loro visita. 

 

“Questi progetti rivestono un ruolo importante nella costruzione dei progetti individuali dei percettori di reddito di cittadinanza connotandosi come esperienze di apprendimento e formazione nonché di integrazione sociale” sottolinea Giacomo Gambi, assessore alla Cultura.

“Il loro servizio non sostituisce in alcun modo le attività in capo all'Amministrazione Comunale – chiarisce l’assessore Gambi -, ma va ad affiancarsi alle stesse, in un meccanismo virtuoso capace di rispondere alle esigenze della comunità locale con le modalità della crescita reciproca originata dallo scambio e dalla condivisione. Infatti i progetti PUC, per i percettori di Reddito di Cittadinanza in biblioteca e nei Musei sono strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite in altri contesti e in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti al Centro per l'impiego e, successivamente, con il responsabile del servizio comunale in cui il soggetto viene accolto”.

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Ultimo aggiornamento: 19-01-2024, 11:55