Salta al contenuto

Contenuto

E' accaduto, quindi può accadere di nuovo

“Tenendo a monito le parole di Primo Levi: "E’ avvenuto, quindi può accadere di nuovo”, la memoria, che oggi celebriamo qui e in tante altre parti del mondo, non è rivolgere lo sguardo su una fotografia che sbiadisce con il trascorrere del tempo. Ma è un sentimento civile vivo, attuale, pieno di energia e al tempo stesso impegnativo. La memoria è una passione autentica per tutto quello che concerne la pace, la fratellanza, l’amicizia tra i popoli, il diritto, il dialogo, l’eguaglianza, la libertà, la democrazia”.

Lo ha detto il sindaco Marco Panieri, questa mattina (e lo ha ripetuto nel Consiglio comunale straordinario del pomeriggio) nella cerimonia in occasione del 27 gennaio ‘Giorno della Memoria’, che si è svoltain vicolo Giudei, con la deposizione di una corona alla lapide in ricordo delle persecuzioni razziali.
Alla cerimonia sono intervenuti, fra gli altri, il presidente del Consiglio comunale, Roberto Visani, il vice sindaco Fabrizio Castellari, gli assessori Elisa Spada, Daniela Spadoni, Elena Penazzi, Pierangelo Raffini, i vertici delle Forze dell’Ordine e i rappresentanti delle Associazioni d’Arma e Partigiane.

La memoria come antidoto all’indifferenza e alla superficialità

La cerimonia in vicolo Giudei ha aperto le iniziative organizzate nel corso della giornata, proseguite al teatro comunale ‘Stignani’ con  i ragazzi e le ragazze delle scuole “Andrea Costa” al mattino  e “Luigi Orsini” nel pomeriggio (le performance si sono svolte senza pubblico in sala e sono state trasmesse in streaming).

 A portare il saluto dell’Amministrazione comunale, il sindaco Panieri e il vice sindaco ed assessore alla Scuola, Fabrizio Castellari. “La scuola è chiamata ad un compito fondamentale: promuovere il valore della memoria come antidoto all’indifferenza e alla superficialità, come spunto per riaffermare un pensiero fondato sui valori positivi della coesione, della solidarietà, della fratellanza e della pace. Per rinnovare la condanna più ferma verso la tragedia che oggi viene ricordata e l’indignazione contro ogni forma di razzismo, passata, presente e futura – ha detto il vice sindaco ed assessore alla Scuola, Fabrizio Castellari -. Ringrazio vivamente la comunità scolastica territoriale che ancora una volta ha declinato l’attenzione doverosa verso questa giornata con molte iniziative, pur dovendo fare i conti per il secondo anno consecutivo con assenze e quarantene dettate da questa pandemia. L’auspicio è che il prossimo anno i nostri teatri siano nuovamente pieni di studenti in presenza”.

Il Consiglio comunale straordinario

Dalle ore 16 si è svolto il Consiglio comunale straordinario, in streaming, dedicato al Giorno della Memoria. La seduta è stata aperta dal saluto del sindaco Marco Panieri, del presidente del Consiglio comunale Roberto Visani e del vicepresidente Nicolas Vacchi.

“A questo serve il Giorno della Memoria: per rendere onore a chi non è sopravvissuto a quella tragedia immane ed a quelle persone che con dolore hanno deciso di parlare alle giovani generazioni, per passare a noi il testimone della conoscenza di quanto accaduto, di quelle atrocità, perché conoscendole non accadano mai più. Per questo il nostro compito è quello non solo di onorare la memoria, ma soprattutto quello di essere in grado di raccogliere l’eredità di quei testimoni diretti e di tramandarla alle future generazioni. Perché la memoria non vada mai perduta” ha detto, fra l’altro, il sindaco Marco Panieri, riferendosi in particolare ai sopravvissuti all’Olocausto, che negli anni hanno poi avuto la forza e il coraggio di raccontare quell’orrore.
Il sindaco Panieri ha voluto ricordare “fra le figure imolesi legate al ricordo della Shoah e dei perseguitati politici deportati nei lager, quella di Vittoriano Zaccherini, che ha dedicato la sua vita successiva proprio a far conoscere ai ragazzi, nelle scuole, la sua esperienza nei campi di concentramento, a cui si sono aggiunti negli anni anche Virginia Manaresi, Augusto e Franco Dall’Osso”.

La libertà negata. Imolesi a Mauthausen 

E’ poi intervenuto Marco Orazi del Cidra, curatore della mostra “La libertà negata. Imolesi a Mauthausen”, allestita nell’androne del palazzo comunale, fino a giovedì 3 febbraio. Successivamente, è stato proiettato il documentario di Marco Carroli “Viaggio nella banalità del male. I campi nazisti di Mauthausen e Bolzano dalle voci dei deportati imolesi”, prodotto dall'Aned Imola, seguito dall’intervento del vicesindaco e assessore alla Scuola, Fabrizio Castellari.
A seguire, sono state trasmesse le esperienze degli studenti delle scuole secondarie imolesi andate in scena al teatro comunale ‘Stignani’ al mattino e al pomeriggio e, dopo gli interventi dei Gruppi consiliari, si è esibita la formazione Juniores della Filarmonica imolese.

Un momento di preghiera, aperto a tutti

Infine, a chiudere la giornata, alle ore 19, in vicolo Giudei, si è svolto un momento di preghiera organizzato dall’Azione Cattolica della Diocesi di Imola, di fronte alla lapide posizionata in Vicolo Giudei, aperto a tutta la comunità imolese.

 

Tutti gli appuntamenti : 27 Gennaio - Giorno della Memoria

 

galleria fotografica

Allegati

A cura di

Questa pagina è gestita da

Servizio

via Mazzini, 4

40026 Imola

Ultimo aggiornamento: 26-09-2024, 15:10