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Oggi si celebra il 76.o anniversario della liberazione di Imola, avvenuta il 14 aprile 1945.
Sono stati tre i momenti che hanno caratterizzato la giornata, con eventi organizzati dal Comune, insieme all’Anpi ed alle scuole.
Il primo si è svolto al mattino, ed ha visto una performance di danza ed una di musica, organizzate all’interno del progetto 'Quando un posto diventa un luogo', sostenuto dal Comune di Imola, assessorati alla Scuola ed alla Cultura, e andate in scena al palasport ed alla piscina.
Il secondo ha visto la deposizione di una corona da parte del sindaco Panieri con il presidente Anpi Salieri, ai vari monumenti dei luoghi simbolo della liberazione della città.
Alle ore 17, ora in cui la città fu ufficialmente liberata, al suono a festa del campanone del palazzo comunale, si sono ritrovate in piazza Matteotti, davanti al municipio, le autorità cittadine, a partire dal sindaco Marco Panieri, dal presidente del Consiglio Comunale, Roberto Visani, dal vice sindaco Fabrizio Castellari, dall’assessora all’Ambiente Elisa Spada, dall’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi, dal presidente dell’Anpi Imola, Gabrio Salieri e dai vertici delle forze dell’ordine cittadine.
“Questa è una giornata molto importante per Imola, Città medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana. E’ l’occasione per uno sguardo attento e consapevole al passato, che sia da monito affinché non risultino vani i sacrifici delle tante donne e dei tanti uomini che hanno lottato e anche pagato con la propria vita per dare a noi la libertà di cui oggi godiamo. Il dover celebrare le cerimonie in forma molto ristretta non impedisce, attraverso le dirette Facebook, di entrare in contatto con le persone, grazie anche al lavoro degli studenti protagonisti, insieme ai propri docenti, del progetto “Quando un posto diventa un luogo”, che vede i giovani raccogliere il testimone di una nuova consapevolezza storica” sottolinea Marco Panieri, sindaco di Imola.
Le iniziative si sono svolte senza la presenza di pubblico, poiché le normative in vigore per il contrasto alla diffusione del Coronavirus impediscono l’organizzazione anche delle cerimonie a ricordo della Liberazione. Ma non certo di tenere viva la memoria. Il Comune, infatti, insieme all’Anpi, vuole continuare a ricordare quegli avvenimenti che fanno parte della storia della Comunità.
Quando un posto diventa un luogo
Alle ore 10.00 al Palazzetto dello Sport è andato in scena Quando il corpo diventa un luogo, con le classi 5B e 5F del Liceo delle Scienze Umane “Alessandro da Imola” con la prof.ssa Alessandra Scardovi, con la performance di danza di Alessandra Scardovi, Margherita Randi e Gaia Andalò.
Scrive Alessandra Scardovi: “consapevoli del problema della pandemia che tanto ci ha tolto a livello sensoriale, emotivo, emozionale e relazionale, del disagio, della mancanza, dell’incertezza e del tempo sospeso, continuiamo a resistere e quindi ad esistere prendendoci cura di noi, valorizzando i nostri corpi e le nostre anime. Danzeremo utilizzando le sovrastrutture che, purtroppo sono diventate quotidianità…camici, guanti, mascherine che abbiamo forse odiato, ma anche imparato a rispettare perché ci hanno lasciato qualche frammento di socialità. Nonostante gli obblighi, i divieti, le privazioni, la lontananza, il sentirsi in qualche modo ricoperti da una scorza che ci limita e in qualche momento ci anestetizza, continuiamo a mantenere vivo il nostro corpo come elemento di contatto anche con la nostra storia”.
Alle ore 10.45, nella piscina comunale si è svolto Monumento al tempo libero con la performance di Michela Podera al flauto, in collaborazione con l’Accademia del Flauto della Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”. Ad entrambi gli appuntamenti hanno partecipato il vice sindaco Fabrizio Castellari e l’assessore alla Cultura Giacomo Gambi, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.
Spiega Annalisa Cattani: “’Quando un posto diventa un luogo” quest’anno si propone come un duplice strumento di resistenza, per fare memoria dei luoghi della nostra memoria storica e nello stesso tempo per rielaborare e fare memoria di questo momento particolare. L’emergenza sanitaria ha messo in discussione i nostri valori più profondi. I luoghi della cultura, dello sport e del tempo libero sono diventati degli oggetti vuoti e lontani, li abbiamo voluti riempire di desiderio e di armonia. Abbiamo allora abitato la piscina comunale vuota rendendola un Monumento al tempo libero, riempiendola di musica grazie alla performance di Michela Podera che con il suo flauto dalla cima del trampolino più alto ha trasformato il vuoto in oggetto del desiderio. La diretta che sancisce questo nuovo monumento, accompagnato dagli Assessori Fabrizio Castellari e Giacomo Gambi vuole essere una presenza, seppure ridotta, per ricordarci che anche se ancora lontani, noi siamo dentro ai nostri luoghi, li sentiamo più preziosi e vivi più che mai e non smettiamo di sognare un meraviglioso ritorno, dove riscoprire la realtà con occhi nuovi. Cultura e tempo libero diventano nutrimento dell’anima e motore per uno sguardo più ampio sul mondo e sul futuro. Un ringraziamento va alla Fondazione Accademia Internazionale “Incontri con il Maestro” che ha collaborato e creduto a questo progetto sperimentando con nuovi linguaggi per condividere valori ed a Lorenzo Muscari, presidente della Geims per la disponibilità nel concedere gli spazi”.
Deposizione di una corona nei luoghi simbolo della liberazione di Imola
Il programma è cominciato alle ore 15,00, nel quartiere Pedagna (incrocio vie Puccini-Baruzzi), con la deposizione, da parte del sindaco Marco Panieri, di una corona alla lapide a ricordo dei caduti e del contributo alla liberazione del territorio imolese del Gruppo combattimento Friuli.
Poi a seguire, in via F.lli Rosselli, di fronte alla statua di Arman, il sindaco ha deposto una corona alla lapide a ricordo dei caduti e del contributo alla liberazione del territorio imolese della Brigata ebraica.
Infine, nel Giardino Generale Anders (Area verde di via Coraglia), il sindaco ha deposto una corona al Monumento II Corpo d’Armata polacco e un mazzo di fiori al monumento dell’Orso Wojtek.
Alle ore 16.30 in centro storico si è svolta l’animazione sonora delle tre piazze cittadine, ideata dal Cidra e realizzata dall’Associazione culturale Tilt, dal titolo “Perché suona la campana? Voci, suoni e cronache della Liberazione a Imola”.
Alle ore 17 il ritrovo in piazza Matteotti delle autorità cittadine, mentre il campanone ha suonato a festa per 10 minuti in ricordo della Liberazione della Città.
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Ultimo aggiornamento: 01-10-2024, 18:05