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Il ricordo è vivo più che mai e la commozione è ancora tanta, anche a 27 anni di distanza. Lo si è visto questo pomeriggio durante le due cerimonie molto semplici, svoltesi in forma ridotta causa l’emergenza sanitaria, ma cariche di emozioni che hanno caratterizzato l’1 maggio in pista all’autodromo ‘Enzo e Dino Ferrari’ di Imola, in ricordo dei piloti Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, scomparsi in quel tragico fine settimana del 1994.
Alle ore 14,17, alla curva del Tamburello nel punto in cui è avvenuto l’incidente, si è svolto un momento di ricordo dedicato ad Ayrton Senna. Il sindaco Marco Panieri ha invitato ad osservare un minuto di silenzio, seguito da un lungo e caloroso applauso di oltre un centinaio di presenti, con la deposizione di un mazzo di fiori da parte dell’assessore all’Autodromo Elena Penazzi, a nome della città di Imola, alla presenza oltre che del sindaco anche del direttore dell’autodromo, Pietro Benvenuti, con la benedizione impartita da don Pierpaolo Pasini, il parroco dei motori. “Sono sempre stato colpito dalla profondità emblematica dello sguardo di Ayrton” ha detto don Pasini. Poi Paolo Montevecchi, autore della canzone intitolata in origine ‘Il circo’, scritta subito dopo la morte di Senna ed a lui dedicata, ripresa anche da Lucio Dalla che l’ha incisa cambiando il titolo in ‘Ayrton’, ha eseguito alla chitarra il brano.
Al termine, le autorità ed il pubblico presente si sono recati al punto dove è avvenuto l’incidente a Roland Ratzenberger, alla curva Villeneuve, anche in questo caso per osservare un minuto di silenzio, seguito da un lungo e caloroso applauso, con la deposizione dei fiori e la benedizione impartita da don Pasini.
L’appuntamento è al prossimo anno, con la speranza di poter ricordare Ayrton Senna e Roland Ratzenberger nell’abbraccio caloroso dei tifosi e appassionati sportivi, senza più le misure di distanziamento fisico.
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Ultimo aggiornamento: 19-01-2024, 11:58