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Bike to work
E’ stato inaugurato oggi il nuovo servizio di bike sharing che rientra tra le azioni effettuate nell’ambito del progetto “Bike to work”, una iniziativa partita dalla Regione Emilia-Romagna che ha messo a disposizione dei 30 comuni firmatari del PAIR, il Piano Aria Integrato Regionale, risorse utilizzabili per incentivare l’utilizzo della bicicletta nelle città, soprattutto in questo momento storico in cui il covid-19 può spostare in maniera problematica gli utenti verso la propria auto privata.
Il nuovo servizio di bike sharing
La scelta del Comune di Imola, che ha deciso di introdurre, in via sperimentale, un sistema di bike sharing di nuova generazione è nata dalla volontà di offrire un incentivo all’utilizzo della bicicletta che avesse caratteristiche di maggiore flessibilità rispetto ai sistemi già in uso, garantendo la possibilità di utilizzarla anche per spostamenti non strettamente legati all’ambito lavorativo.
Entrando nel dettaglio, il nuovo servizio di biciclette a pedalata muscolare in condivisione sarà a flusso libero, ossia ci sarà la possibilità per gli utenti di poter iniziare e concludere il viaggio in qualunque punto dell’area di operatività del servizio, sempre nel rispetto di tutti gli utenti della strada, e preferibilmente vicino alle molte rastrelliere presenti in città.
Le bici presenti sul territorio saranno 150 e grazie a dispositivi gps presenti su ciascuna di esse sarà possibile rintracciare la più vicina tramite la relativa applicazione RideMovi, scaricabile gratuitamente su smartphone da tutti gli store, Android o Apple. Proprio l’applicazione sarà uno degli aspetti che renderà più agevole l’utilizzo di questo servizio, perché la ricerca, l’inizio e la fine del viaggio saranno tutti controllati attraverso quest’ultima, dalla quale inoltre, inserendo la propria carta di credito, sarà anche possibile effettuare i pagamenti legati alle singole corse o per l’acquisto di specifici abbonamenti.
Il servizio, che viene lanciato in fase sperimentale che avrà una durata di 5 mesi, a partire dal 21 dicembre, ha l’ambizione di integrarsi agli attuali sistemi di trasporto pubblico presenti in città, può essere utilizzato con la massima libertà all’interno della zona centrale della città, ma degli specifici punti di rilascio – visualizzabili all’interno della mappa presente sull’app – danno la possibilità agli utenti di poter usare le biciclette anche per spostamenti nelle zone più periferiche. Attraverso l’analisi degli spostamenti, ma anche con l’aiuto di utenti e cittadini che possono inviare segnalazioni e suggerimenti, il servizio potrà continuamente migliorare risultando il più utile e fruibile possibile nel corso della sperimentazione. Il servizio Ride movi avrà un costo di € 1 ogni 20 minuti, con la possibilità di fare degli abbonamenti di 30 giorni al costo di € 9,99 o 90 giorni al costo di 19,99. Lo stesso abbonamento è utilizzabile nelle città in cui è presente il servizio Ride movi, come ad esempio, Bologna, Mantova, Ferrara, Reggio Emilia, Milano, Torino, Venezia.
Nuove corsie ciclabili
Il DL 76/2020 “Decreto Semplificazioni”, nelle parti in cui modifica il Codice della Strada, ha introdotto una serie di nuovi strumenti destinati a migliorare significativamente comfort e sicurezza della circolazione delle biciclette sulle strade sia urbane che extraurbane.
Tra gli altri, le “bike lane”, realizzate come parte della ordinaria corsia veicolare ad uso promiscuo e delimitata mediante striscia bianca discontinua, per la circolazione dei velocipedi, la “casa avanzata” delle biciclette che prevede una linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto dei veicoli.
Nuove corsie ciclabili verranno realizzate, ad integrazione della rete ciclabile già presente nel territorio comunale, nei seguenti tratti: Vie Serraglio, Romagnoli e Togliatti, Vie Graziadei, Patarini e Turati, Viale Dante, Via I Maggio e Vittorio Veneto.
Le corsie ciclabili migliorano notevolmente il problema della sicurezza della circolazione dei ciclisti, ponendo in evidenza il tema della condivisione dello spazio pubblico e della conseguente necessità che i comportamenti di tutti i soggetti che utilizzano le strade, a cominciare dagli automobilisti, siano ovunque moderati e prudenti.
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Ultimo aggiornamento: 16-05-2024, 17:27