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Alle 17 e 56 minuti del 23 maggio 1992 i sismografi dell'Osservatorio geofisico di Monte Cammarata, in Sicilia, registrarono una forte onda d'urto. A provocarla non era stato un terremoto, ma l'esplosione potentissima che uccise il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della loro scorta Vito schifano, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Dopo solo 57 giorni toccò a Paolo Borsellino, e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
A distanza di 32 anni in un gemellaggio simbolico, le scuole di Imola e di Castel Maggiore scendono in piazza per rimarcare i valori alla base della legalità. Giunta alla terza edizione, la marcia si svolgerà in contemporanea ispirandosi alla frase di Giovanni Falcone “Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere”.
Si tratta del momento conclusivo di un lungo lavoro di gruppo partito dall’incontro tra Scuolare APS, un ex appartenente alla squadra Catturandi della Polizia di Stato di Palermo, criminologo e testimone diretto delegato dal Siulp e la professoressa Maria Di Ciaula dell’IC6 di Imola, nell’ambito del progetto CHE POTENZA GIOVANNI FALCONE! in cui la squadra di lavoro ha sperimentato un nuovo paradigma educativo che parte dalla riscoperta dei VALORI di base della società sana, per raggiungere la consapevolezza della legalità, il tutto in un’ottica di prevenzione e valorizzazione del bene comune.
Dai primi incontri nelle classi, dopo la pandemia, per superare le solitudini è nata l’idea della marcia. Così l’IC6 si è fatto promotore e capofila della Rete dei Valori costituita dalle scuole di Imola I.C.1 Secondaria di Sesto Imolese e Mordano, I.C.2 Innocenzo, I.C.4 Valsalva, I.C.5 Sante Zennaro, I.C.6 A. Costa, I.C.7 Orsini, Scuola Paritaria San Giovanni Bosco, Liceo Rambaldi Valeriani Alessandro da Imola, Istituto d’Istruzione Superiore Francesco Alberghetti, istituto Tecnico Agrario Chimico Scarabelli Ghini, istituto d’Istruzione Superiore Paolini Cassiano da Imola, Ciofs FP.
Dallo scorso anno, in parallelo, Scuolare APS e il SIULP, in collaborazione con la Scuola Secondaria I Grado Donini Pelagalli di Castel Maggiore, ha ampliato la marcia coinvolgendo l’intera Scuola Secondaria di I Grado Donini Pelagalli di Castel Maggiore che da anni aderisce, anch’essa, al progetto CHE POTENZA GIOVANNI FALCONE! Grazie alla prof.ssa Annamaria Giovannini, referente del progetto.
La Dirigente scolastica Teresa Cuciniello dell’IC 6 di Imola -“La Marcia dei Valori oggi unisce territori, scuole, docenti, studenti e studentesse negli ideali di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sottolineo che la marcia è il momento conclusivo di tanti progetti di legalità realizzati nelle singole classi, in autonomia, con l’obiettivo di rimarcare il coraggio di tutti coloro che hanno perso la vita per la nostra libertà, superare le paure e riportare i valori positivi al centro della vita di tutti i giorni”.
Entrambe le marce, che vedranno in piazza circa 1.500 studenti e un centinaio di docenti, si concluderanno con un raduno dei ragazzi che condivideranno sul palco elaborati (letture, canzoni, striscioni, etc.) frutto di diverse attività coordinate dai docenti durante l’anno scolastico.
La giornata di lavori continuerà alle ore 16 ad Imola con il progetto dell’Arma dei Carabinieri “E’ LEGALITA’ POESIA”, presso il teatro Ebe Stignani rivolto a tutte le scuole secondarie del circondario Imolese.
In conclusione a Castel Maggiore l’incontro finale di testimonianza “DALLA PARTE GIUSTA” in cui il giornalista palermitano di mafia Enzo Mignosi e l’ex appartenente alla Squadra Catturandi della Polizia di Stato di Palermo, testimone diretto e delegato del SIULP, partendo dalle figure di riferimento di Falcone e Borsellino, ripercorreranno momenti di storia e di riflessione insieme a studenti, professori e genitori ( l’incontro è libero e si terrà presso il Teatro Biagi D’antona di Castel Maggiore alle ore 20,30).
Il progetto fa parte del percorso conCittadini 2023-2024 promosso dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna e ha ricevuto il patrocino della Fondazione Giovanni Falcone di Palermo per l’alto valore morale ed educativo.
Si ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, la Banca di Bologna, Cisst Centro Integrato Servizi Scuola e Territorio Imolese, l’impresa Zini Elio.
Il programma:
IMOLA
Mattina: ore 9.30 LA MARCIA DEI VALORI 2024 (terza edizione) - raduno al Parco dell’Osservanza– condurrà la mattinata Francesco Spada.
Pomeriggio: ore 16 appuntamento con il progetto dell’Arma dei Carabinieri “ E’ LEGALITA’ POESIA” presso il teatro Ebe Stignani rivolto a tutte le scuole secondarie del circondario Imolese
CASTEL MAGGIORE
Mattina: ore 9 - LA MARCIA DEI VALORI 2024 (seconda edizione) – partenza dalla Scuola Donini Pelagalli per raggiungere il Parco Staffette Partigiane alle ore 10.30 – condurrà la mattinata Enzo Mignosi.
Pomeriggio: ore 20.30 “DALLA PARTE GIUSTA” incontro con Enzo Mignosi e l’ex appartenente alla Squadra Catturandi della Polizia di Stato di Palermo, testimone diretto e delegato del SIULP - presso il Teatro Biagi D’antona (ingresso libero)
A IMOLA la RETE dei VALORI il primo esempio di rete di scopo sulla Legalità tra tutti gli istituti
Un messaggio, forte e chiaro, quello lanciato dall’Istituto Comprensivo n°6 di Imola, che da anni opera in progettualità, discussioni, incontri e testimonianze in tema di legalità. La marcia dei Valori è già diventata un appuntamento educativo importante, a cui arrivare preparati, gettando le basi per un costante rinnovarsi di progettualità, ragionamenti e approfondimenti fatte dagli studenti e dalle studentesse durante l’anno. C’è un grande lavoro nelle classi, tra le classi e tra le scuole della Rete dei Valori.
Si tratta di un vero esempio di rete, una sperimentazione che si sta trasformando in best practice e che sta diventando volano per altri territori. Un dialogo generazionale dalle medie alle superiori, istituti comprensivi, tecnici, professionali e licei per vincere la paura e costruire con la cura e l’impegno percorsi di legalità e futuro.
La Rete dei Valori, radici di legalità è una rete di scopo sperimentale, un cantiere di pratiche, nata nel 2023, che vuole stimolare e facilitare momenti di condivisione, scambio di contenuti al fine di generare un ambiente inclusivo in un’ottica di verticalità educativa tra le scuole di Imola sul tema della legalità. L’associazione Scuolare, (che collabora con l’IC6 da anni con il progetto “CHE POTENZA GIOVANNI FALCONE”) aderisce alla rete per facilitarne l’organizzazione, valorizzare le progettualità delle classi al fine di condividere i contenuti e alimentare la continuità progettuale. Le scuole della rete di Imola aderiscono anche al progetto TRASFORMIAMO IL FUTURO promosso dal coordinamento delle Scuole di Pace. L’IC6, da anni fa parte del programma nazionale di educazione civica “Trasformiamo il futuro". Per la Pace con la Cura” delle Scuole di Pace.
La Marcia dei Valori è considerata dalla Rete di scuole di Pace un’azione concreta di impegno collettivo per il bene comune.Il 23 maggio, le 35 classi in rappresentanza di tutte le scuole si ritroveranno al Parco dell’Osservanza di Imola alle 9.30. Il corteo darà voce al desiderio dei giovani di essere protagonisti del cambiamento guidato da due giovani ragazze che ribadiranno la loro volontà di NON STARE ZITTI e sfilerà nel viale principale dell’Osservanza per ritrovarsi nella piazzetta ovale del parco. Le scuole si alterneranno condividendo il lavoro svolto nelle classi: il racconto dell’albero di Falcone rappresentato in cartone tridimensionale di circa un metro di altezza aprirà l’evento, per poi condividere il ricordo del Giudice Livatino , vi sarà la voce di Peppino Impastato , si proseguirà con la testimonianza delle scuole che hanno partecipato all’incontro delle Scuole di Pace con il Santo Padre il 19 aprile e che porteranno le parole del Papa a tutti i giovani presenti “Grazie perché con passione e generosità vi impegnate a lavorare nel cantiere del futuro, siate PROTAGONISTI ATTIVI NON SEMPLICI OSSERVATORI”. La mattinata proseguirà con la musica e si chiuderà con la lettura delle esortazioni, elaborate nel progetto di scrittura collettiva Trasformiamo il Futuro, che i giovani rivolgeranno alla città. Il percorso porterà le esortazioni di tanti giovani verso il Summit del futuro il 22 e 23 settembre 2024 che si svolgerà a New York convocato dall’ Onu per affrontare le grandi sfide globali. Il Summit si concluderà con la firma di un Patto per il futuro e di una Dichiarazione sulle generazioni future.
Presenti le cariche istituzionali della città, una rappresentanza dell’Assemblea Legislativa, le forze dell’ordine locali, il Siulp, i dirigenti scolastici.
Si ringrazia ConCittadini, il Comune di Imola, Cisst Centro Integrato Servizi Scuola e Territorio Imolese, la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, la Banca di Bologna, l’impresa Zini Elio per il supporto.
A Castel Maggiore, una bandiera per i valori
L’istituto comprensivo di Castel Maggiore parteciperà alla marcia con tutte le classi della scuola come momento conclusivo dei percorsi di legalità e prevenzioni svolti nelle classi. C’è un grande lavoro tra le classi e i docenti dei dipartimenti di italiano, storia, religione e musica.
Il 23 maggio, ragazzi e ragazze sfileranno indossando magliette verdi, bianche e rosse con le frasi rappresentative della nostra Carta Costituzionale realizzate grazie alla collaborazione con il Centro Sociale Sandro Pertini.
L’ IC di Castel Maggiore, scuola ad indirizzo musicale, darà vita ad un programma musicale inedito con testi pensati da alunni ed alunne delle sette classi terze. Si pone l’attenzione sulle ingiustizie sociali e sull’impegno e il coraggio necessari per costruire una società sana. Gesto simbolico la creazione, con il contributo degli artisti dell’associazione HobbyArt della bandiera dei Valori degli studenti che diventerà manifesto della marcia.
La mattinata si concluderà con la testimonianza del laboratorio svolto presso il Canile Comunale di Bologna. “il prendersi cura” muoverà riflessioni sul senso del dovere, sull’impegno per il bene comune, sull’importanza dell’ascolto e sulla libertà di espressione, sul sacrificio, sul rispetto e sull’importanza delle differenze e sulla giustizia quale pilastro della società sana.Presenti le cariche istituzionali locali, le forze dell’ordine, il segretario del Siulp di Bologna, le associazioni locali. Si ringrazia ConCittadini, il Comune di Castel Maggiore e la Banca di Bologna per il supporto.
Per informazioni ulteriori, interviste rivolgersi a:
Giovanna Lovergine Presidente di SCUOLARE ( cell. 3703615738)
Anna Maria Falcone Vice Presidente di SCUOLARE (cell. 3346400792)
GIOVANNI FALCONE FRASI
Giovanni Falcone con il suo amico e collega Paolo Borsellino a Palermo continua la sua lotta contro la mafia. In attentati mafiosi erano morti anche il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e Rocco Chinnici, capo dell’Ufficio istruzione di Palermo Rocco Chinnici. Il pool antimafia, un gruppo di magistrati, ideato da Rocco Chinnici, si avvale inizialmente della collaborazione di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e di Giuseppe Di Lello, in seguito viene sviluppato da Antonino Caponnetto, che forma un gruppo di quattro magistrati, a cui si aggiunge in seguito il Guarnotta.
Ecco il pensiero di questo grande magistrato in queste altre celebri frasi.
"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola"
"Possiamo sempre fare qualcosa: massima che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto".
"A questa città vorrei dire: gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini".
"Bisogna rendersi conto che la mafia è un fenomeno terribilmente serio e grave, e che va combattuto non pretendendo l'eroismo di inermi cittadini, ma coinvolgendo nella lotta le forze migliori delle istituzioni".
"La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine".
"Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell'esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere".
"Il quadro realistico dell'impegno dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata. Emotivo, episodico, fluttuante. Motivato solo dall'impressione suscitata da un dato crimine o dall'effetto che una particolare iniziativa governativa può esercitare sull'opinione pubblica".
"Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni, non le parole".
"La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione".
"Se vogliamo combattere efficacemente la mafia, non dobbiamo trasformarla in un mostro, né pensare che sia una piovra o un cancro. Dobbiamo riconoscere che ci rassomiglia".
"L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.".
“In certi momenti, questi mafiosi mi sembrano gli unici esseri razionali in un mondo popolato da folli”.
"Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così, solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è, allora, che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare. Come evitare di parlare di Stato quando si parla di mafia?"
"La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine. Spero solo che la fine della mafia non coincida con la fine dell’uomo".
"Si può benissimo avere una mentalità mafiosa senza essere un criminale".
“Se poni una questione di sostanza, senza dare troppa importanza alla forma, ti fottono nella sostanza e nella forma.”
“Tre magistrati vorrebbero oggi diventare procuratore della Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo gode dell’appoggio dei partiti di governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia.”
“Ci troviamo di fronte a menti raffinatissime che tentano di orientare certe azioni della mafia. Esistono forse punti di collegamento tra i vertici di Cosa nostra e centri occulti di potere che hanno altri interessi. Ho l'impressione che sia questo lo scenario più attendibile se si vogliono capire davvero le ragioni che hanno spinto qualcuno ad assassinarmi”.
“Entrare a far parte della mafia equivale a convertirsi a una religione. Non si cessa mai di essere preti. Né mafiosi”.
“Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere”.
“Nei momenti di malinconia mi lascio andare a pensare al destino degli uomini d’onore: perché mai degli uomini come gli altri, alcuni dotati di autentiche qualità intellettuali, sono costretti a inventarsi un’attività criminale per sopravvivere con dignità?”
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Ultimo aggiornamento: 20-05-2024, 11:05