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Siamo qui a ricordare Raffaele, e quanto il suo contributo sia stato intenso, profondo e apprezzato in numerosi ambiti della vita collettiva della nostra comunità.
Nella cooperazione, nel lavoro, nell’associazionismo, nella politica.
E più in generale nella vita economia-sociale del nostro territorio.
Un cooperatore autentico e genuino, vero interprete dei valori più profondi della cooperazione: democrazia, uguaglianza, equità, solidarietà.
Questi sono i principi che lo hanno sempre guidato lungo tutta la sua vita.
E lo ha fatto, sempre, ne siamo testimoni in tanti, nell’interesse degli altri, della comunità, del bene comune, che percepiva come un obiettivo concreto, pratico, visibile e da realizzare con l’impegno di ciascuno. In prima persona. Ricordo alcune battaglie come quella di sostenere una casa per tutti o colmare le tante fragilità di classe.
Lo ha fatto nel lavoro, come dipendente comunale presso il nostro Comune e i suoi successivi impegni nella cooperazione e nella politica. Era anche impegnato in numerose istituzioni e associazioni culturali, sociali, filantropiche ed educative, dando la sua generosità per supportare, agevolare e intervenire dove servisse, con la praticità che lo ha sempre contraddistinto.
Una persona del fare. Piena di passione e amore per il bene comune.
Di poche parole, ma di tanti fatti, capace di approfondire i problemi, le opportunità, abituato a proporre soluzioni, progetti e idee. Ma soprattutto: lo faceva con lo spirito di UNIRE, di costruire, di dialogare, mai per dividere o per apparire. Sono doti non scontate e non comuni oggi.
Quella stessa concretezza e generosità l’ho potuta apprezzare personalmente nei miei anni di intensa attività politica sul territorio. Porto nel cuore i ricordi delle Feste dell’Unità di Sassoleone, il suo luogo del cuore. Ha sempre avuto un occhio di riguardo verso i giovani, una propensione al futuro, al domani, a preparare ciò che sarebbe stato dopo.
Raffaele era un amico. Parte della consapevolezza che oggi mi appartiene nei compiti a cui sono chiamato la devo anche a lui, alle sue parole, ai suoi consigli, alle sue idee, al suo modo di spendersi per il territorio.
Chi mi conosce bene, sa il legame forte con mio nonno Giorgio, sotto molti aspetti molto simile a lui. Sono tanti gli aneddoti che potrei raccontare: dalle due vacanze insieme in Uzbekistan e New York che erano anche l’occasione per “rifare” insieme agli amici di sempre come Nicodemo e Valter e non solo, la politica estera, del paese e locale, alle tante cene o caffè mattutini molto presto, dove tra un commento di un articolo e le telefonate, bastavano poche parole per trovare la chiave di lettura giusta per individuare una soluzione che sembrava impossibile.
Questo territorio gli deve molto. Se oggi Imola, il suo tessuto economico e sociale sono così solidi, è perché ci sono state persone come Raffaele Mazzanti che hanno dedicato tempo anche della loro sfera privata e personale per lasciare un contributo nella realtà che li circondava.
Raffaele è e resterà un esempio, una traccia, una guida che ci continuerà a indicare la giusta strada.
Oggi ci stringiamo ai familiari, alla moglie Irene, al figlio Giacomo con il quale condivido l’impegno quotidiano di rendere la nostra comunità migliore, ai nipoti e a quanti, a lui vicini, piangono la sua scomparsa.
La comunità imolese, il suo Circondario, gli amministratori vi sono vicini e vi abbracciano in questo momento di dolore. Noi faremo la nostra parte, come ha sempre fatto Raffaele e come penso vorrebbe oggi.
Lui che è sempre stato disponibile e solare fino all’ultimo, continuando a operare e cooperare per una Città più equa, giusta, solidale, all’altezza delle sue potenzialità e dei suoi valori.
Sono profondamente convinto che, pensando anche ad altri che hanno caratterizzato il nostro percorso come Enrico Gualandi, Bruno Solaroli e Massimo Marchignoli, ci si possa riconoscere e ritrovare in quella vocazione di amore verso le nostre comunità che ci contraddistingue come Uomini, come Storie, come “Tracce” di una realtà che cambia e che ci chiede di continuare ad esserne parte.
Come Raffaele ha fatto e continuerà a fare. Grazie Raffaele, ci mancherai.
Marco Panierisindaco
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Ultimo aggiornamento: 02-03-2024, 19:33