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Nei giorni scorsi la Giunta ha definito il Piano di Espansione delle colonnine di ricarica elettriche e il regolamento che ne disciplina la realizzazione, che saranno presentati in Commissione Consiliare poi in Consiglio Comunale, per il voto definitivo.

Il Piano delle infrastrutture di ricarica elettriche - Il Piano delle infrastrutture di ricarica elettriche, redatto nel rispetto del Piano nazionale delle infrastrutture di ricarica elettrica e del Piano Regionale “Mi Muovo elettrico”, ha l’obiettivo di rendere più accogliente la città di Imola mettendo a disposizione più servizi a sostegno della mobilità sostenibile, rispondendo a una domanda che arriva da residenti, pendolari a medio raggio, turisti, utenze d’affari e trasporti commerciali. Il Piano parte dall’analisi dell’attuale dotazione di infrastrutture di ricarica presenti sul territorio comunale e dal parco auto elettriche/ibride per definire le dotazioni necessarie in aggiunta e con l’indirizzo di dotare tutto il territorio comunale, comprese le frazioni, di una infrastruttura di ricarica elettrica.

Nel territorio del Comune di Imola sono presenti 21 stazioni di ricarica elettrica (ad oggi con 1 colonnina ciascuna) tra pubbliche e private ad uso pubblico. Nel dettaglio, si hanno rispettivamente nove colonnine esistenti pubbliche (alcune delle quali per la loro collocazione in parcheggio a pettine potranno essere implementate) e dodici installate in aree private o private ad uso pubblico. Le infrastrutture di ricarica pubbliche sono state collocate nei punti nevralgici del traffico cittadino (stazioni, ospedali, parcheggi, centri commerciali).

Principali elementi del Piano - L’obiettivo del piano è creare una rete efficace di ricarica per le macchine elettriche ed hybrid plug-in nel territorio comunale, al fine di attrezzare la città rispetto alla diffusione delle motorizzazioni elettriche. Le nuove zone pubbliche di ricarica introdotte dal piano, definite ZRR (zone di ricarica regolamentate), sono 26 e potranno ospitare anche più di 1 colonnina per stazione di ricarica. I siti in cui collocare le stazioni di ricarica sono stati scelti tenendo conto di una serie di fattori che sono: prossimità con servizi e luoghi d’attrazione; prossimità con direttrici di traffico; potenziale bacino d’utenza del territorio; pianificazione urbanistica e della mobilità urbana. Per valutare la copertura territoriale si è riportato per ogni punto di ricarica un raggio di copertura di 300 metri dalla singola colonnina elettrica e sì evince come il territorio sia quasi totalmente coperto, tranne nella zona industriale/produttiva. Qui si suppone che le aziende si dotino di colonnine elettriche proprie a disposizione della loro flotta aziendale e dei loro dipendenti/clienti, come già emerso nei vari Piani degli Spostamenti Casa-lavoro di diverse aziende e comunque da valutare nel tavolo dei Mobility Manager aziendali. Viene in primo luogo operata una distinzione tra aree regolamentate, dove cioè l’installazione delle colonnine di ricarica è pianificata e oggetto di una concessione come meglio esposte nel “Regolamento comunale per l’installazione di infrastrutture di ricarica elettriche”, e aree non regolamentate, dove cioè l’installazione delle colonnine non viene pianificata e rimane soggetta al rilascio di una semplice autorizzazione. Le aree non regolamentate coincidono con le zone produttive/industriali in quanto in tali.

Il regolamento Comunale - Con il Regolamento comunale per l’installazione dei punti di ricarica elettrica in aree di sosta pubbliche del territorio di Imola, che entrerà in vigore l’1 gennaio 2024, il Comune intende disciplinare l’installazione, la realizzazione e gestione di Infrastrutture di Ricarica per veicoli elettrici su suolo pubblico e aree private aperte all’uso pubblico, denominate “Zone di Ricarica”. L’obiettivo è quello di promuovere, incentivare e diffondere la mobilità elettrica. Per ‘zone di ricarica’ si intendono i gruppi di colonnine organizzate in un unico sito, le loro connessioni alla rete di distribuzione dell’energia elettrica e gli stalli riservati ai veicoli in ricarica. Ciascuna zona di ricarica dovrà essere realizzata e gestita da un unico operatore e oggetto di specifica concessione. Le richieste di concessioni di suolo devono obbligatoriamente riferirsi alle localizzazioni riportate in dettaglio negli allegati del Piano delle infrastrutture di ricarica elettrica, nei quali sono individuate:

- le aree ove sussistono condizioni di particolare criticità della sosta, e risultano pertanto inidonee al rilascio di autorizzazioni per le zone di ricarica condominiale (ZRC) e per le zone di cortesia (ZC) (Allegato A al Piano delle infrastrutture di ricarica elettrica);

- la localizzazione cartografica delle zone di ricarica nelle zone regolate (ZRR), su suolo e di uso pubblico (Allegati B e C al Piano delle infrastrutture di ricarica elettrica);

l’elenco delle zone, con i relativi codici identificativi e denominazioni (Allegato D al Piano delle infrastrutture di ricarica elettrica). L’autorizzazione si configura come una concessione d’uso dello spazio pubblico per l’installazione e l’esercizio delle infrastrutture di ricarica.

Tipologie delle zone di ricarica - Le zone di ricarica ad uso pubblico si possono così distinguere:

  1. ZRR (zone di ricarica regolamentate), zone di ricarica pubblica che insistono nell’ambito regolamentato soggetto a rilascio delle concessioni/autorizzazioni per l’installazione e gestione delle colonnine;
  2. ZRC (Zone di Ricarica Condominiale), zone che consentono ai proprietari degli edifici frontisti di installare impianti di ricarica a essi riservati su suolo pubblico;
  3. ZC (Zone di Cortesia) destinate ad offrire un servizio aggiuntivo ai propri visitatori/clienti da parte dei gestori di attività, da realizzarsi su suolo pubblico.

Le ZRR (zone di ricarica regolamentate) - Riguardano i punti direttamente accessibili dai nodi/corridoi della viabilità principale, quindi rivolti a una domanda esterna al perimetro del centro storico o collocati presso i quartieri residenziali densi. Nel rilascio delle concessioni costituirà titolo preferenziale l’inserimento di colonnine attrezzate per la ricarica ultraveloce. In totale sono 26. Le ZRR sono collocate in spazi di uso pubblico che in genere offrono la possibilità di un loro successivo ampliamento, così da seguire l’eventuale crescita della domanda. Le localizzazioni delle Zone di ricarica regolamentate ad uso pubblico sono riportate negli allegati B e C del Piano delle Infrastrutture di ricarica elettrica.

ZRC (Zone di Ricarica Condominiale) - Integrano il sistema delle zone di ricarica di utilizzo pubblico con l’installazione di colonnine destinate all’uso privato su suolo pubblico.

Si tratta di una possibilità offerta ai condomini di almeno 6 unità abitative non dotati di box, posti auto pertinenziali o di altri spazi privati utilizzabili per l’installazione di impianti di ricarica e che possono chiedere di collegare ai propri contatori una colonnina di ricarica posta lungo strada su spazio pubblico. In questo caso l’autorizzazione può avvenire dietro una concessione di occupazione permanente di suolo pubblico di durata decennale riferita al passaggio del collegamento elettrico, al posizionamento della colonnina ed estesa anche alla riserva degli stalli di sosta da destinare ai veicoli in carica. Per questa tipologia di installazione non sono previste localizzazioni predefinite, la concessione tuttavia potrà essere rilasciata, previo parere dell’Area Mobilità di Area Blu solo in assenza di vincoli per la circolabilità degli spazi sia pedonali che carrabili e in assenza di condizioni di eccessiva saturazione della sosta, e per un massimo di 2 punti di ricarica per ogni soggetto richiedente. In particolare, tali installazioni non sono consentite nel centro storico, considerato una zona critica da un punto di vista della sosta.

ZC (Zone ‘di cortesia’) - Sono destinate ai conduttori di attività aperte al pubblico (artigianali aperte al pubblico, commerciali, di somministrazione, ricettive e simili) che non abbiano la possibilità di ospitare tale servizio all’interno dell’area privata; a loro può essere concesso di installare colonnine di ricarica su suolo pubblico e di uso pubblico in stretta adiacenza alla propria attività. L’autorizzazione, che potrà riguardare una singola colonnina per un massimo di due stalli di ricarica, prevede una concessione di occupazione permanente di suolo pubblico di durata decennale comprensiva degli stalli di sosta dedicati alla ricarica.

Attività di edilizia libera - La normativa nazionale (art. 57 c. 14 del d.l. 76/2020) ha specificato che l’installazione di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici ad accesso pubblico è considerata un’attività di edilizia libera non soggetta al rilascio del permesso di costruire. Il soggetto che effettua l’installazione è tenuto a presentare, nella domanda di concessione, un’istanza per manomissione e occupazione di suolo pubblico per l’infrastruttura (colonnina di ricarica) e le opere di connessione alla rete elettrica e sue eventuali modifiche.

Le installazioni sono soggette al pagamento del Canone Unico Patrimoniale per l’occupazione del suolo pubblico ai sensi di legge e del Regolamento comunale. Il Canone non è dovuto nel caso il Concessionario distribuisca energia proveniente da fonti rinnovabili.

I costi per la realizzazione delle zone di ricarica sono interamente a carico del concessionario, compresi quelli relativi alla realizzazione e manutenzione della segnaletica verticale e orizzontale. La determinazione delle tariffe di ricarica, comprese quelle per la sosta prolungata oltre un’ora dal termine della ricarica[1] è di esclusiva competenza del concessionario.

La procedura di evidenza pubblica per l’installazione delle ZRR consiste in un bando suddiviso in lotti. In caso di domande in eccesso rispetto alle localizzazioni gli affidamenti saranno definiti sulla base della graduatoria, in base alla maggior potenza erogata dell’infrastruttura.

Dichiarazione assessora Elisa Spada

“La mobilità sostenibile è uno dei temi cardine delle politiche di sostenibilità del Comune di Imola – ricorda Elisa Spada, assessora Ambiente e Mobilità Sostenibile, che spiega - per promuoverla abbiamo messo in campo strategie legate alla promozione della mobilità attiva, sia nell’ambito dei percorsi casa-scuola che in quelli casa lavoro, che in quello dell’intermodalità, che nell’ambito della mobilità elettrica. In questo senso è necessario affiancare alle iniziative di promozione di una transizione energetica dei mezzi di trasporto una infrastruttura adeguata. In questo senso abbiamo chiesto ad Area Blu di sviluppare un piano di espansione delle colonnine elettriche sul territorio Comunale che tenesse conto delle esigenze crescenti, dell’individuazione di aree strategiche in cui collocare ulteriori colonnine di ricarica e della necessità di dotare anche le frazioni di una infrastruttura di ricarica elettrica. Il piano, partendo dall’analisi della dotazione esistente prevede la realizzazione di ulteriori 26 punti di ricarica PUBBLICI che andranno a potenziare sia il territorio cittadino che tutte le Frazioni. Unitamente al Piano di espansione colonnine è stato elaborato un regolamento che ne disciplini la realizzazione. Questi due strumenti, che saranno presentati prima in Commissione Consiliare poi in Consiglio Comunale, sono propedeutici alla realizzazione di una manifestazione di interesse pubblica per individuare gli operatori che realizzeranno le nuove colonnine, nelle zone di ricarica regolamentate. L’obiettivo è far uscire la manifestazione di interesse a inizio 2024”.

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Ultimo aggiornamento: 17-04-2024, 16:16