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Si è svolta nei giorni scorsi, ad opera del Banco Alimentare, la prima distribuzione di beni alimentari acquistati con le risorse rimanenti fra quelle messe a disposizione del Comune dal governo nel 2020, per la solidarietà alimentare, allo scoppio della pandemia da Covid 19.
Come si ricorderà, nei mesi scorsi il Comune aveva stabilito di avviare una nuova distribuzione di generi alimentari e beni di prima necessità alle famiglie in difficoltà, mettendo a disposizione quasi 100 mila euro (per l’esattezza 98.978,57 euro), che erano quelli residui nelle casse del Comune, sui 370 mila euro totali che sono stati assegnati dal governo nazionale all’ente di piazza Matteotti, in base all’Ordinanza della Protezione Civile n. 658 del 29/03/2020.
Poi, con successivo bando con offerta al rialzo, il Comune ha individuato in Coop Alleanza 3.0, che aveva formulato un’offerta al rialzo per un controvalore pari a Euro 109.976,97 il soggetto della Grande Distribuzione Locale che si impegna a rifornire al soggetto del Terzo Settore, individuato nella Fondazione Banco Alimentare Emilia-Romagna ONLUS, beni alimentari e di prima necessità.
A questa prima consegna effettuata dal Banco Alimentare grazie ai circa 110 mila euro a disposizione per l’acquisto di beni alimentari erano presenti l'assessora al Welfare, Daniela Spadoni, il Presidente della Fondazione Banco Alimentare Stefano Dalmonte e il Direttore, Gianluca Benini. La consegna è stata effettuata alle associazioni e realtà di carità, per la distribuzione diretta alle famiglie in difficoltà. Con questa ultima somma investita dal Comune verranno fatte in totale 4 consegne, a distanza di due mesi circa l'una dall'altra: la prossima avverrà prima di Pasqua e comprenderà anche prodotti tipici pasquali.
“E’ sempre una gioia visitare questa realtà del nostro territorio che assicura aiuti alimentari a molte associazioni e organizzazioni di volontariato che hanno tra i loro scopi quello di aiutare le famiglie in difficoltà provvedendo loro il cibo – sottolinea Daniela Spadoni, assessora al Welfare -. I dati che giungono dall'ISTAT devono farci interrogare: la povertà è in aumento e tocca anche fasce di popolazione che prima riuscivano a qualificarsi semplicemente come vulnerabili. Ora anche chi ha un lavoro rischia di precipitare nella povertà a causa dei maggiori costi abitativi e di tutte le materie prime. L'Amministrazione comunale deve prestare costantemente ascolto a queste esigenze e mettere in atto tutte le potenzialità economiche e sociali che ha, compresa quella di chiamare a raccolta tutte le forze del terzo settore. Questo è l'esempio di una buona e proficua collaborazione che nel tempo ha manifestato solo pregi”.
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Ultimo aggiornamento: 02-02-2024, 14:43