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E’ prorogata fino al 4 marzo prossimo la mostra Viaggi straordinari. Il Salterio inglese e altri tesori dai fondi storici e dagli archivi della Biblioteca. Allestita nell’Aula Magna della biblioteca comunale (via Emilia, 80), la mostra è stata inaugurata il 19 novembre scorso ed era in programma fino a sabato 14 gennaio. Ora, alla luce del successo di visitatori e delle diverse richieste di visita da parte delle scuole, l’assessorato alla Cultura ha deciso di prorogare l’apertura dell’esposizione, che è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.
La proroga dell’esposizione permette, a chi ancora non ne ha avuta l’occasione, di vedere il Salterio inglese (ms. 111), il codice miniato più antico conservato nella Biblioteca comunale di Imola e uno dei manoscritti anglosassoni più importanti di inizio Duecento, oggetto di restauro realizzato dal Laboratorio degli Angeli di Bologna e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna nel corso del 2022. I numerosi visitatori hanno apprezzato l’allestimento che valorizza, oltre al Salterio, la documentazione libraria e archivistica esposta, e hanno partecipato alle visite guidate e agli interessanti incontri del calendario organizzato in parallelo all’esposizione, tenuti da Fabrizio Lollini, Fiammetta Sabba e Luca Barra, docenti dell’Università di Bologna.
“Abbiamo deciso di prorogare la mostra vista l’ottima partecipazione di pubblico sia in orario di apertura della biblioteca comunale sia durante le visite guidate, anche grazie alle iniziative di approfondimento che in questi mesi sono stare proposte a cittadini e turisti” spiega Giacomo Gambi, assessore alla Cultura.
Il Salterio inglese di Imola - Il Salterio inglese di Imola, probabilmente realizzato fra il 1205 e il 1210 a Winchester, nel sud dell’Inghilterra, forse per la comunità religiosa femminile di Amesbury, è un testo liturgico ricco di splendide miniature di varia tipologia, dai tondi con i lavori dei mesi e lo zodiaco che ornano il calendario iniziale, alle immagini prefatorie a tutta pagina fino alle numerose iniziali decorate e figurate. Sulle vicende che hanno portato il manoscritto a Imola è possibile fare solo delle ipotesi. La prima attestazione del codice nelle raccolte della biblioteca è in un catalogo del 1798; negli inventari successivi viene sempre segnalato tra i documenti di maggior valore.
L’esposizione permette di vedere anche altri documenti antichi, oggi conservati nei depositi della Biblioteca, che hanno viaggiato, anche per migliaia di chilometri, o che ci raccontano di viaggiatori di passaggio a Imola fra XVI e XVIII secolo. Straordinarie e a volte misteriose sono le vicende che hanno portato a Imola queste opere, provenienti anche da luoghi molto lontani. Altrettanto affascinanti sono le storie di questi viaggiatori stranieri, di cui rimangono testimonianze nei libri e nelle carte, personaggi famosi come Giacomo III Stuart e sua moglie Clementina Sobieska, la regina Cristina di Svezia o i giovani missionari giapponesi della delegazione Tensho.
Orari di apertura mostraLa mostra è aperta il martedì e giovedì ore 15.30 - 18.30 e il sabato ore 10.00 -13.00. Ingresso gratuito. Inoltre, vengono effettuate visite guidate su richiesta per gruppi e classi.
Per informazioni e prenotazioni: 0542/602619-602655.
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Ultimo aggiornamento: 20-09-2023, 09:03