La blasonatura dello stemma civico della città in termini araldici

Scudo: partito: nel primo di azzurro, alla banda d'argento, caricata della parola "LIBERTAS" in lettere romane maiuscole di nero; nel secondo di rosso, al grifo coronato d'oro, impugnante colla destra anteriore una spada d'argento posta in palo.

Capo di Angiò.

Ornamenti esteriori di Città.

Il significato

Lo stemma è uno scudo diviso in tre parti: i due settori verticali sono l'uno a fondo azzurro, segno di nobiltà, giustizia, lealtà e buona fama, contraddistinto dalla scritta “LIBERTAS”, l’altro di colore rosso, simbolo del sangue sparso in battaglia, di audacia, valore e domino, abitato da un grifo coronato d’oro che impugna, con una zampa una spada argentea.

Il grifo è una figura chimerica dalle ali e zampe anteriori d’aquila, orecchie da cavallo, coda e zampe posteriori del leone: elementi che simboleggiano la custodia, la vigilanza, la celerità e la forza della comunità imolese, mentre la spada ne rappresenta l’indole guerriera.

Sopra ai settori verticali: il Capo d’Angiò, lambello con tre gigli dorati, antico riconoscimento concesso alla città e la corona d’oro con otto porte e postierle aperte, di cui cinque visibili.

Nel 1990 Imola ottenne il titolo di “città” e allo stemma furono aggiunti i rami di ulivo e quercia intrecciati e legati da un nastro tricolore.